MESSA 2017 11 15

Messa settimanale

in san Raimondo

 

“Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone” 

   

Domenica 19 novembre 

Mt 25,14-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. 
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore

 

MANUELA

 
IO SIGNORE, SENTO IL PESO DEL GRANDE TALENTO CHE MI HAI DATO: ESSERE LA  TUA TESTIMONE NELLE PICCOLE COSE DELLA TUA POTENZA. TI PREGO PERCHÉ CHI HA POCO DA OFFRIRE NEL MONDO COME ME SENTA IL "MOLTO" CHE TU FAI NELLA SUA VITA.
 
DANIELE
 
HO VISSUTO CON RABBIA QUELLO CHE MI HAI AFFIDATO, SIGNORE, ERO QUELLO CHE SI SOTTERRAVA PER PAURA E VERGOGNA. GLI AMICI MI HANNO APERTO IL CUORE ALLA TUA PAROLA, HO CAPITO ATTRABERSO LORO IL TUO AMORE, LA MISSIONE.
ANCORA ADESSO NON SEMPRE È FACILE, MA SO CHE NEI TUOI PENSIERI IO HO I TALENTI PER PORTARE LE PERSONE A TE. QUESTO SENSO DEL LIMITE E DEL DOLORE MI BASTA PER AFFRONTARE TUTTO. 
 
RAFFAELE
 
SONO STATO BRAVO AD ANDARE A PRENDERE I MIEI TALENTI VICINO A TE GESU'. I MIEI TALENTI SONO LA CAPACITA' DI ESSERE FELICE. ESSERE FELICE PORTA IL MIO CUORE A STARE BENE E PIù VICINO A TE GESU'. TI RINGRAZIO PER QUESTO TALENTO SPECIALE DI GIOIA.
 
Offertorio